Grumo Nevano (NA) – Dopo 40 anni dalla posa della prima pietra avvenuta il 25 Aprile del 1978, domani 26 Aprile alle ore 18.30 la Parrocchia della Madonna del Buon Consiglio sarà consacrata da S.E. Rev. Mons. Angelo Spinillo. Un evento unico, tanto atteso da tutta la comunità parrocchiale, fortemente voluto dal parroco Don Raffaele Pagano. “Questa Parrocchia non è stata consacrata perchè in realtà non nasce come Parrocchia – ha dichiarato Don Raffaele – il suo fondatore, Don Alfonso D’Errico, la voleva come cappella che abbracciasse questa zona pastorale che apparteneva in parte alla Basilica di San Tammaro ed in parte alla chiesa di Santa Caterina. Quindi è nata come una cappella intitolata alla Madonna del Buon Consiglio. A dire il vero, precedentemente già erano presenti due piccole cappelle dove nel tempo si è celebrato. Una era in un porticato di una palazzina al P.co Garibaldi, poi successivamente quando fu fatta la casa canonica, sotto il porticato fu realizzata una cappellina della Madonna del Buon Consiglio. La vera e propria chiesa è stata fatta successivamente da Don Alfonso come cappella. Il vescovo Mario Milano, a seguito di varie esigenze, volle renderla parrocchia, così i parroci miei predecessori Don Alessandro Vergara prima e Don Marco Marigliano successivamente, hanno dovuto creare l’appartenenza ed il senso parrocchiale, poiché per le persone questa non era una Parrocchia, ma lo era San Tammaro. Ai miei predecessori è toccato un grande lavoro, cioè quello di creare una coscienza parrocchiale, nelle persone che vi abitano attorno, lasciando a me il compito di consacrarla e di dedicarla“. La scelta di Don Raffaele, del giorno della consacrazione della Parrocchia, non è legata solo ed esclusivamente alla ricorrenza della posa della prima pietra, ma anche alla festa liturgica della Madonna del Buon Consiglio che ricade proprio il 26 Aprile, unendo così dal prossimo anno in poi l’anniversario della dedicazione della chiesa parrocchiale. Per far si che tutto ciò avvenisse, sono stati necessari degli adeguamenti liturgici, essendo stata la chiesa non progettata come parrocchia. Mentre prima veniva celebrata solo l’eucarestia, quindi era necessaria solo ed esclusivamente la presenza di un’altare e di un tabernacolo, col tempo avvicinando la chiesa all’idea ed alla funzionalità di parrocchia, è stato necessario realizzare dei spostamenti che rispettassero anche delle “regole liturgiche”. “L’immagine della Madonna che Don Marco ha voluto far posizionare sull’altare dove stava bene e a me piaceva molto di più – prosegue Don Raffaele – non corrispondeva a quelli che sono i criteri liturgici poiché la Madonna deve stare in mezzo all’assemblea. Sono state create così due monofore dove in una è stata collocata la Madonna del Buon Consiglio che ha il volto abbassato verso sinistra che guarda sia il figlio che ha in braccio, sia il tabernacolo collocato nella monofora adiacente. Lo sguardo della Madonna però è anche rivolto verso l’assemblea. Altro spostamento riguarda il fonte battesimale, posto sulla destra all’ingresso della chiesa, poiché il battesimo introduce nella chiesa e quindi è giusto che sia accanto alla porta. Abbiamo realizzato – aggiunge il parroco – anche un nuovo altare dove ci saranno le reliquie, che ci ha concesso il Vescovo Mons. Angelo Spinillo, di San Fortunato, Santa Lucia ed in modo del tutto speciale del Beato Modestino, colui che ha portato il culto nella nostra terra della Madonna del Buon Consiglio. Difatti non a caso, quest’anno ricorrono anche i 180 anni da quando il Beato Modestino ha iniziato la propagazione del culto della Madonna del Buon Consiglio“. Tutta la comunità parrocchiale si è preparata a questo grande evento con un triduo di preghiera in cui sono stati affrontati tre temi: La Parrocchia in mezzo alle famiglie, La Parrocchia a servizio delle famiglie e La Parrocchia una famiglia. Un momento di grazia per tutta la comunità parrocchiale che ha l’onore di poter essere guidata da un parroco, quale Don Raffaele Pagano, umile e disponibile, una persona che ancor prima di essere prete e parroco si è sempre mostrato amorevole come un padre di famiglia deve essere verso i propri figli. Una persona dal gran cuore, che ha saputo abbracciare e farsi carico delle tante difficoltà che gli si sono presentate, sempre col sorriso. Un uomo che ha saputo cogliere l’eredità del suo amico e fratello Don Marco, portando avanti con i “suoi ragazzi” le tante idee e progetti che il giovane sacerdote, scomparso prematuramente, aveva messo in cantiere. Don Raffaele Pagano, una persona eccezionale, un capofamiglia dal polso fermo, sempre pronto a spalancare la porta del suo cuore a tutti i suoi figli che domani il vescovo con la “bolla di nomina” lo renderà parroco a tutti gli “effetti di legge”.
Giovanna Scarano