Grumo Nevano (NA) – Anche i bambini sanno che “Le bugie hanno le gambe corte”, ma con sommo dispiacere possiamo dire che forse a qualche adulto sfugge questa massima. L’assessore alla pubblica istruzione Carmela Giametta, a seguito di un’articolo pubblicato lo scorso 17 Aprile, in cui si informavano i lettori sulla reale situazione del plesso Vespucci, e sulle decisioni prese dall’amministrazione comunale per la sistemazione dei piccoli alunni a partire dal prossimo anno scolastico; ha ritenuto opportuno inviare una rettifica, il 19 aprile; ritenendo l’articolo pubblicato “distorto e pregiudizievole”. Ebbene a seguito di accurate verifiche, fatte con documenti alla mano, delibera di giunta comunale n°69 del 19 aprile 2018, e verbale del consiglio di circolo tenutosi il 23 aprile (che pubblichiamo a margine); si può ben notare come l’assessore Giametta, divulghi informazioni distorte e per nulla concordanti con quanto per altro da lei stessa approvato nella delibera di giunta. Nell’articolo di rettifica l’assessore ha scritto che
relativamente alla realizzazione di sette aule, ho precisato che l’appalto già affidato comporta la costruzione di aule ex novo, cinque a Via Quintavalle e due a Via XXIV Maggio, e non, come pregiudizialmente è stato scritto, la risistemazione di vecchi ambienti.
Nella delibera di giunta, da lei approvata, vi è scritto che
..”.l’Amministrazione, al fine di venire incontro ai disagi della platea scolastica di via Vespucci, composta da circa 200 bambini divisi n. 9 sezioni di Infanzia, d’intesa con il Dirigente scolastico della Direzione Didattica Statale “G. Pascoli” ed in attuazione di quanto deliberato da quel Consiglio di Istituto, incaricava il Responsabile del 60 Settore Tecnico di realizzare un progetto per l’utilizzazione di una porzione del plesso scolastico di via di via Arturo Ottaviano Quintavalle, appartenente all’istituto scolastico comprensivo “G. Matteotti —’D. Cirillo” di Grumo Nevano, ossia il complesso delle aule già destinate a presidenza, segreteria ed a laboratorio, con relativi servizi, per sopperire, almeno in parte, alle necessità di aule della platea scolastica di via Vespucci; che, in relazione a tale intervento, risulta esperita la gara ed è in corso il perfezionamento contrattuale con la ditta aggiudicatrice dei lavori; che a seguito di ulteriori incontri, tra l’amministrazione comunale e la dirigenza scolastica, si è addivenuta alla necessità di recuperare, nelle more della definitiva risoluzione delle problematiche afferente la scuola di Via Vespucci, di reperire ulteriori aule da destinare a scuola materna, in particolare di recuperare i locali, già destinati a laboratorio didattico, adiacenti alla palestra del plesso scolastico di Via XXIV Maggio; che nello stesso plesso scolastico, si rende opportuno provvedere al recupero funzionale dei locali, già destinati a casa custode, per destinarli ad attività amministrative a servizio del precitato plesso scolastico, anche al fine di evitare inutili costi di conservazione passiva del manufatto, atteso che da tempo lo stesso risulta non occupato. Considerato, pertanto, la necessità e l’urgenza di effettuare gli interventi di cui sopra, al fine di rendere disponibili i precitati locali, all’apertura del prossimo anno scolastico“.
Ebbene, tra quanto dall’assessore dichiarato nella rettifica, a quanto da lei stessa approvato nella delibera di giunta comunale; c’è un abisso. Prima ha dichiarato che verranno costruite 7 aule ex novo, e per ex novo, almeno secondo quanto riportato dal dizionario “Treccani” significa “di nuovo, daccapo, di sana pianta”; poi ha approvato una delibera in cui vi è scritto che saranno adeguati dei locali già esistenti in via XXIV Maggio, ossia dei laboratori adiacenti la palestra; e delle aule già esistenti in via Quintavalle, (che andranno ad aggiungersi alle due aule del micro nido già utilizzate dagli alunni del plesso Vespucci ndr). Pertanto non ha fatto altro che sottoscrivere ed acconsentire, a quanto era stato pubblicato nell’articolo del 17 aprile da lei rettificato. Un dubbio quindi sorge a questo punto, ma la sociologa Carmela Giametta, nonchè assessore alla pubblica istruzione fa parte dell’amministrazione? Prima di rilasciare interviste s’interfaccia con l’amministrazione o prende decisioni di sana pianta? E’ vero che l’incarico parte dal 16 Marzo scorso, ma ciò non toglie, che avrebbe dovuto informarsi su quanto accaduto e su quanto già dichiarato – che coincide con quanto da lei stessa approvato in giunta – dallo stesso sindaco f.f. Carmine D’Aponte nel corso del consiglio comunale del 15 Dicembre scorso. Un assessore alla pubblica istruzione, nonchè sociologa, per il benessere psicofisico dei piccoli alunni della Pascoli, anziché divulgare informazioni distorte, per nulla concernenti con la realtà; dovrebbe impegnarsi a cercare e sopratutto trovare soluzioni adeguate per dei bambini piccolissimi. Anziché di preoccuparsi della “stampa pregiudizievole”, dovrebbe preoccuparsi di evitare ulteriori traumi agli alunni, che a Settembre dovranno nuovamente cambiare aule e, per chi sarà più sfortunato, plesso; il tutto gravando ancora una volta sul loro inserimento scolastico. La d.ssa sociolga Carmela Giametta, avendo ampiamente dimostrato di non avere buona attitudine con la vita amministrativa, nella fattispecie da assessore alla pubblica amministrazione, abbia almeno la decenza di dimettersi. E abbia la decenza di dimettersi tutta l’amministrazione che non è in grado nemmeno di scrivere ( o almeno correggere) una delibera di giunta. Difatti nella delibera si legge che la giunta si è riunita “l’anno 2018 il giorno 20 del mese di Aprile” , mentre la regolarità tecnica e contabile è stata approvata il 19 Aprile, un giorno prima.
Giovanna Scarano
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