Grumo Nevano (NA) – Dopo tante promesse, fino ad ora non mantenute, da parte dell’amministrazione comunale, e ad anno scolastico ormai quasi concluso, a tenere ancora banco è la questione “sistemazione degli alunni dell’infanzia del plesso Vespucci”. Proprio stamane, è stato protocollato al comune, dall’Avv. Giusy Grasso nonchè Presidente del Consiglio di Circolo dell’Istituto G. Pascoli, la “Richiesta di Incontro per tavolo congiunto genitori – istituzioni”. Dalla chiusura “ad horas” per pericolosità sismica del plesso Vespucci, sono trascorsi ormai sei mesi. Ed in questo tempo, tanto si è detto e poco è stato fatto. Chi avrebbe dovuto garantire e tutelare gli alunni, non lo ha fatto. Anzi, gli alunni dell’infanzia e quelli della scuola primaria sono stati costretti a subire rotazioni e doppi turni, perché l’amministrazione, dopo che lo scorso Marzo ha sottratto una parte del plesso di via Giotto all’istituto G. Pascoli, per allocarvi gli uffici comunali, non ha minimamente provveduto ad una sistemazione adeguata ed idonea che non gravasse sull’andamento scolastico dei piccoli cittadini grumesi. Dopo le tante promesse, dopo una delibera di giunta datata 20 aprile 2018, immediatamente esecutiva, partorita dopo l’ennesimo Consiglio di Circolo, in cui sia il presidente l’Avv. Giusy Grasso, sia la componente genitori, sia il dirigente scolastico Osvaldo Tessitore che il corpo docenti, a gran voce chiesero la soluzione del problema, ad oggi nulla è stato ancora fatto. Nella delibera si fa riferimento all’adeguamento di aule nel plesso dell’Istituto Comprensivo Matteotti – Cirillo sito in via Quintavalle, all’adeguamento funzionale di due locali adiacenti la palestra della G. Pascoli di via XXIV Maggio già destinati a laboratori didattici da destinare ad aule per l’infanzia, all’adeguamento funzionale della casa del custode della scuola Pascoli di via XXIV Maggio per destinarli a locali per attività amministrativa. Tutte soluzioni già individuate dopo due giorni dalla chiusura del plesso Vespucci, e annunciate dal sindaco f.f. Carmine D’Aponte, nel corso di un consiglio comunale tenutosi a Gennaio. Nonostante la delibera fosse immediatamente esecutiva, e nonostante questo avrebbe comportato un’ulteriore riorganizzazione didattica, e disagi per i piccoli alunni che a settembre avrebbero dovuto riadattarsi nuovamente ad una nuova locazione; sembrava che un po di luce in fondo al tunnel iniziava ad intravedersi. Ma come si suol dire pare fosse “fuco di paglia”, poiché ad oggi ancora nulla è stato fatto. Visto l’immobilismo generale, e la poca voglia da parte dell’amministrazione di affrontare la situazione e rendere il nuovo anno scolastico il più dignitoso possibile, l’Avv. Grasso, stamane in occasione della settimana della della legalità organizzata dal C.D. G. Pascoli, ha chiesto all’assessore alla Pubblica Istruzione Carmela Giametta, chiarimenti in merito alla situazione. Dal canto suo l’assessore Giametta, ha detto che si sarebbe impegnata. Ebbene questo impegno, l’assessore alla pubblica istruzione lo sta sbandierando dal 16 marzo, da quando ha accettato la nomina come assessore, ma di concreto non ha prodotto ancora nulla. Adesso però è giunto il momento del riscatto per l’amministrazione grumese, poiché col documento protocollato stamane l’Avv. Giusy Grasso, chiede “che ad horas debba darsi esecuzione alla delibera richiamata e di fissare la data per un tavolo congiunto tra genitori ed istituzioni avente ad oggetto la tempistica dell’esecuzione della delibera per avere prova della sussistenza della necessaria copertura finanziaria per porre in essere, giusta delibera G. M. n. 69 del 20 Aprile del 2018”. “E’ dovere delle istituzioni garantire la frequenza scolastica ed il diritto all’istruzione ai bambini che, intanto, mi sia consentito, hanno già dato prova di grande spirito di adattamento e di maturità – ha dichiarato l’Avv. Giusy Grasso – Ma non dimentichiamo che sono bambini e hanno bisogno di esempi, hanno bisogno della scuola, delle loro aule, hanno diritto a vedersi garantiti pari diritti per un’istruzione dignitosa e non discriminante, sullo stesso territorio dove, invece, si perpetrano, a volte, gravi discriminazioni lesive dei diritti di uguaglianza e pari opportunità. I bambini non possono essere vittima e pagare lo scotto di privilegi e di favoritismi: sono bambini, sono tutti uguali e, soprattutto, hanno uguali diritti” conclude.
Giovanna Scarano