Grumo Nevano (NA) – La catastrofe giudiziaria abbattutasi sulla città era stata più volte annunciata. Era nell’aria già otto mesi fa quando ci furono i primi arresti. Già allora si parlava del “sistema rifiuti” e delle accuse che stamattina i magistrati hanno contestato al sindaco Pietro Chiacchio, all’ex Vincenzo Brasiello , al vigile urbano Antonio Pascale e al comandante della polizia municipale Luigi Chiacchio. Accuse ben circostanziate che furono messe nero su bianco già nel 2015 con un interrogazione parlamentare del M5Stelle ( pubblicata a margine) in cui si evidenziavano delle anomalie nel contratto per la gestione dei rifiuti. In pratica nell’interrogazione si chiedeva come mai “nel nuovo servizio di igiene urbana il Comune di Grumo Nevano sta pagando per nuovi i mezzi già utilizzati nel precedente appalto, nonostante gli stessi risultino vetusti, completamente ammortizzati, e di fatto di proprietà del Comune“. La stessa interrogazione spiegava infatti che la ditta Gruppo Capasso Srl che ha in gestione il ciclo dei rifiuti, doveva acquistare degli automezzi nuovi per un valore di un 1.140.000 euro ma in realtà non solo non li acquistò ma continuava a percepire delle quote di ammortamento. Nella stessa interrogazione venne evidenziato anche un altro aspetto anomalo. Lo smaltimento della frazione organica veniva effettuato presso una ditta di Acerra, “Ecologia italiana Srl di Acerra” ma veniva pagato come un trasferimento fuori regione. Alla Capasso Srl veniva dunque corrisposta una cifra pari a 194,54 a tonnellata invece di 130 euro . “La notizia delle nuove ordinanze di custodia cautelari era nell’aria, la realtà Grumese denunciata da più parti e sotto l’occhio di tutti. – dichiarano i consiglieri del M5Stelle Peppe Ricciardi e Carmela Mormile – Oramai siamo al punto di non ritorno, – continuano – Grumo Nevano e una Città allo sbando abbandonata e vilipesa da interessi personali, societari e criminali. Si prenda atto del fallimento Politico e Amministrativo e si ritorni a nuove Elezioni. Siamo appena all’inizio, il sistema Grumese è stato decodificato e chi si assumerà l’onere e l’onore di rappresentare i Grumesi dovrà in futuro lavorare a stretto contatto con la Prefettura e la Procura – concludono. Gli arresti di questa mattina quindi sono l’epilogo di una situazione da più parti denunciata già tempo fa. Eppure c’era chi continuava e continua tutt’ora a minimizzare l’accaduto, come lo stesso sindaco Chiacchio e l’attuale maggioranza politica con a capo il vicesindaco Carmine D’aponte, la sua maggioranza di consiglieri e assessori senza scrupoli. Quest’ultimi imperterriti continuano a fingere che tutto va bene pur di non abbandonare la poltrona e quel po di potere acquisito sulle disgrazie altrui. Ma questa volta è diverso. Non si può più fingere. Si dimettano domani stesso. Se vogliono amministrare la città chiedano il voto ai cittadini, ma spieghino prima perché la città è ridotta ormai ad un cumulo di macerie.
Giovanna Scarano
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