Frattamaggiore (NA) – Che la Sanità campana fa acqua da tutte le parti ormai si sa, liste d’attesa interminabili, sospensione dei ticket in determinati periodi dell’anno, sono una costante a cui gli utenti ormai sono abituati. Ma non ci si abitua dinanzi alla maleducazione ed alla strafottenza di chi dovrebbe gestire una struttura ospedaliera come il San Giovanni di Dio a Frattamaggiore cercando di garantire, più che il minimo dei servizi. A cosa serve andare al CUP (Centro Unico Prenotazioni) della struttura, ritirare il numero se poi il display che dovrebbe indicare la sequenza dei numeri non funziona? Praticamente a niente. Tutti arrivano, prendono il numero si accalcano vicino all’unico sportello funzionante, e gestiscono la fila tra di loro. Poche le sedie disponibili in prossimità sempre dell’unico sportello funzionante, quindi chi ha necessità è costretto a sedersi poco distante e quando capisce che è giunto il proprio momento si rende conto che hanno saltato la numerazione e sono passanti oltre. A questo punto è inevitabile che gli animi si scaldino e la rissa è sfiorata. Questa è l’indegna scena che si è presentata stamane all’ospedale frattese, ma che è uguali tutte le mattine. Non c’è un ordine, una fila ordinata ed “educata” da rispettare, poichè i furbetti della situazione sono sempre dietro l’angolo. Una situazione a dir poco indecorosa, che in una strutta ospedaliera come quella di Frattamaggiore che abbraccia un bacino di utenza enorme, non dovrebbe accadere. Si tratta di semplici ‘accortezze’ per regolare al meglio il flusso degli utenti, poche ma semplici regole che a quanto pare al San Giovanni di Dio non hanno la volontà di applicare per rendere il servizio più agevoli agli utenti, che tra l’altro pagano la il Servizio Sanitario Nazionale e Regionale per cui almeno il minimo dovrebbe essere loro garantito.
Giovanna Scarano