Napoli – Si è sparato due colpi d’arma da fuoco allo stomaco, poi si è lanciato giù dlla propria abitazione sita al quarto piano di via Leopradi nel quartiere Fuorigrotta. Così alle 7 di stamattina il 52enne Gennaro De Vita guardia giurata in servizio presso la società Union Security, ha deciso di farla finita. L’uomo da poco aveva perso la moglie, ed era padre di due figli che vivono fuori Napoli. Non sono note le cause del tragico gesto, se possa essere attribuito al dolore per la perdita della moglie, oppure alle precarie condizioni lavorative a cui la categoria è sottoposta. Proprio ieri infatti, i leader dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate, Giuseppe Alviti e Giuseppe Cuccurullo, hanno inoltrato una richiesta per incontrare il Questore di Napoli, De Jesu, per sottoporgli le varie problematiche che stanno vivendo, in modo particolare le ritorsioni messe in atto di alcuni istituti di vigilanza contro coloro che protestano per l’ottenimento dei giusti diritti. “Stipendi non retribuiti o elargiti in acconti, turni anche di 16 ore e 7 giorni su 7, ritardi nei pagamenti, prese di servizio lontane chilometri e trasferte non rimborsate, sono la triste realtà che viviamo noi guardie particolari giurate quotidianamente – ha dichiarato Alviti – per non parlare di quando si cerca dialogo con l’azienda e invece ci si ritrova inseriti in una turnistica disagiata o postazione fuori provincia. A questo punto Questura e Prefettura dovrebbero intervenire, anche ritirando le licenze agli istituti se è il caso” conclude. Una situazione che va avanti da molto tempo, una battaglia quella di Alviti per i diritti alla categoria, che purtroppo fino ad ora non è mai stata presa in considerazione.
Giovanna Scarano