Grumo Nevano (NA) – Ormai è sulla bocca di tutti che Grumo Nevano è un paese morto, privo di qualsiasi servizio e stracolmo di disservizi. Ma questa realtà, così degradata, è da diverso tempo annunciata appena si imbocca la strada principale del paese, la centralissima e ormai spettrale via Roma. Proprio al suo ingresso infatti c’è un espositore pubblicitario che annuncia ai passanti cosa troverà percorrendo la strada principale della città. Ebbene un tempo ci si doveva fermare per leggere tutte le pubblicità dei negozi; oggi invece l’espositore, fotografando inconsapevolmente la situazione, avverte i passanti che in “via Roma c’è…Spazio libero“. E di spazio libero in via Roma davvero ce ne è tanto. Pochi sono i commercianti superstiti, quelli che nonostante tutto, nonostante sono stati abbandonati dalla politica locale nel corso degli anni; ancora riescono a dare quel poco di vitalità che dovrebbe avere una delle strade centrali del paese. Via Roma una volta, era punto nevralgico del commercio grumese, ritrovo per molti giovani. Adesso non è altro che una strada di passaggio. Ma di passaggio purtroppo lo è ormai tutto il paese, e per chi ci vive non è altro che un dormitorio.
Certo la colpa è delle varie amministrazione che si sono succedute, ma chi ha eletto quelle persone? Noi cittadini, facilmente comprabili con una promessa, che quasi sempre non è stata mantenuta, con una licenza edilizia, con un piacere fatto nell’ambito della sanità o semplicemente con 50 euro. Ormai è una cosa risaputa, detta e ridetta, eppure nonostante le tante lamentele, nonostante molti grumesi vanno via e scelgono di vivere in paesi limitrofi, nulla cambia. Noi cittadini, artefici del nostro destino, non siamo capaci di svegliarci e di riprenderci ciò che è nostro. Siamo assuefatti dall’immobilismo, dal non voler far nulla in attesa che qualcun altro si svegli e faccia qualcosa al posto nostro. Questo siamo, un popolo incapace di lottare per ciò che vogliamo. Inutile quindi lamentarsi, se le strade sono sporche, se siamo prima noi a non rispettare le modalità della raccolta differenziata, inutile lamentarsi se c’è degrado, se siamo poi omertosi quando ci accorgiamo che il nostro vicino sta danneggiando una strada o una struttura, inutile lamentarsi della micro criminalità se facciamo sempre finta di niente. Pretendiamo ciò che è nostro, ciò che ci spetta di diritto. Entriamo nell’ottica che i cittadini non sono al servizio della politica, ma sono i politici che devono essere al servizio dei cittadini. Fino a quando non si capirà ciò saremo sempre un popolo di infami, ed il nostro paese sarà sempre visto come “a pazziell man e creature”.
Giovanna Scarano