Capua, reflui fognari nel Volturno. Cinque indagati, tra cui due ex sindaci

Capua (Ce) – A seguito di attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, il 22 novembre scorso i carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Capua,  hanno eseguito un decreto d’urgenza emesso dal Pubblico Ministero e sottoposto a sequestro preventivo gli impianti di sollevamento delle acque reflue e meteoriche asserviti alla rete fognaria e idrica del comune di Capua. La misura è scaturita a conclusione di una attività di indagine, avviata tra il mese di aprile e quello di maggio del 2018, diretta a valutare l’incidenza sulla qualità delle acque del fiume Volturno dell’immissione, nel suo letto, di diversi corpi idrici. Nell’ambito dei controlli effettuati dall’ARPAC, precisamente il Dipartimento di Caserta,  lo scorso 2 maggio ha provveduto ad effettuare campionamenti delle acque del Fiume Volturno in corrispondenza dello sfioratoio di piena dell’impianto di sollevamento ubicato nel borgo Santella di Capua. L’esito delle analisi ha evidenziato una chiara alterazione dei valori, palesemente riconducibile ad un fenomeno di inquinamento ambientale all’interno delle acque. Nel corso del sopralluogo del 2 magio scorso, è stata accertato che la contaminazione era stata causata dal mancato funzionamento delle pompe di sollevamento delle acque reflue provenienti dal centro della città di Capua, la cui inefficienza determinava lo sversamento dei liquidi fognari direttamente nel fiume Volturno, anziché essere avviati al depuratore consortile di Marcianise. Nel corso delle ulteriori verifiche effettuate dal Comando Compagnia Carabinieri di Capua — N.O.R. (i cui operanti venivano costantemente affiancati dal C.T. nominato dall’Ufficio di questa Procura), disposte dalla  Procura di Santa Maria Capua Vetere ed estese a tutti gli impianti (n. 8 per il sollevamento delle acque reflue e n. 2 per quelle meteoriche), si è potuto accertare un generale malfunzionamento delle apparecchiature, nonché il loro pessimo stato d’uso, causati dalla mancata manutenzione, nel corso del tempo. Il 30 luglio scorso, per verificare se il mancato funzionamento degli impianti avesse determinato pregiudizio all’ecosistema fluviale, personale dell’ARPAC di Caserta – con l’assistenza di militari del reparto procedente – hanno eseguito ulteriori prelievi d’acqua in prossimità dei due maggiori impianti di sollevamento asserviti alla rete fognaria di Capua – Borgo Santella e Via Giardini – dalle cui analisi sono emersi esponenziali aumenti del batterio di escherichia coli e dei tensioattivi totali di azoto ammoniacale e ossigeno (BOD5 – COD), chiaramente legati alla presenza, nelle acque, di sostanze organiche provenienti dalle fognature cittadine, senza alcun trattamento di depurazione. Il 22 novembre scorso invece, i militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Capua, in esecuzione di decreto di perquisizione locale emesso dal Pubblico Ministero, alla presenza della stessa Autorità Giudiziaria, hanno proceduto a perquisire presso gli uffici del Settore Lavori e Servizi Pubblici del comune di Capua, nonché presso il depuratore consortile di Marcianise sottoponendo a sequestro penale un notevole quantitativo di documenti inerenti la progettazione, la realizzazione e l’affidamento dei lavori di manutenzione degli impianti di sollevamento e di collettamento delle acque reflue al depuratore di Marcianise. Nello stesso contesto d’indagine oltre al decreto di sequestro preventivo di urgenza, sono stati notificati due avvisi di garanzia agli ex Sindaci, al dirigente del Settore Lavori e servizi pubblici del comune di Capua e al legale rappresentante di una società a cui erano stati affidati lavori di manutenzione agli impianti, ritenuti responsabili, in concorso, dei reati continuati di disastro ambientale, sversamento di liquidi nocivi, omissione ed immissione in acque superficiali di rifiuti incontrollati. Il 28 novembre scorso l’ufficio del Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, condividendo pienamente le risultanze investigative, ha convalidato il sequestro preventivo di tutti gli impianti di sollevamento che, in data odierna, è stato notificato agli indagati.

Giovanna Scarano

 

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