Grumo Nevano (Na) – Aria irrespirabile, puzza di bruciato e fumi neri stanno incendiando l’estate grumese. Sono diversi giorni che da Nord a Sud della città la popolazione, fin dalle prime ore del pomeriggio, è costretta a convivere con un forte odore di bruciato. A sera inoltrata, in alcune zone, bisogna addirittura barricarsi in casa con le finestre chiuse per evitare pericolose inalazioni. La situazione sta diventando preoccupante; cresce l’allarme tra i cittadini. Sui social network monta la protesta e spunta addirittura la proposta di organizzarsi con dei droni per cercare di individuare non solo i responsabili degli incendi ma anche capire dove esattamente viene appiccato il fuoco e quali materiali vengono bruciati. In realtà, una prima zona dove si presume che scellerati delinquenti appiccano il fuoco è già stata individuata. Si tratta della zona a ridosso dell’asse mediano e di via Galilei dove c’è anche l’isola ecologica. In quella zona oggi stesso si sono recati alcuni cittadini per verificare di persona e qualcosa è già venuto fuori. Sui social network è stato riferito che qualcuno è a conoscenza di qualcosa ma ha paura di parlare. Paura di cosa? Cosa e chi si cela dietro i roghi tossici che stanno infestando non solo Grumo Nevano ma tutta l’area a nord di Napoli? Chi si sta arricchendo con il business dello smaltimento illecito? Interrogativi inquietanti che però meritano una risposta. Chi sa deve parlare e lo deve fare al più presto perché la salute dei cittadini, e la salvaguardia del futuro dei nostri figli sono priorità su ogni altra cosa.
Giovanna Scarano