Grumo Nevano (Na) – Con la proclamazione del nuovo sindaco cala il sipario sulle elezioni. Dietro il deludente risultato di Di Bernardo in termini di consenso popolare, si nasconde in realtà una fine strategia politica del gruppo che ha sostenuto Campanile. Lo storico cartello elettorale infatti, travolto dallo scandalo degli arresti, era consapevole di non potersi presentare all’elettorato con un nuovo progetto politico. Dall’altra parte la candidatura di Di Bernardo non era per loro un vero ostacolo da superare. Difatti quest’ultimo si stava presentando alle elezioni con 5 liste civiche molto eterogenee tra di loro e con un alto tasso di litigiosità dei candidati. Questo avrebbe favorito, in caso di vittoria, la prematura fine del suo mandato. In questo modo il gruppo di potere della passata amministrazione avrebbe avuto tutto il tempo necessario affinché la gente “dimenticasse” le vicende giudiziarie e poter dunque riorganizzare le fila per una nuova e vincente discesa in campo. Ipotesi questa più volte confermata da “supporter di spessore” vicini a Campanile ma valida solo nel caso in cui a sfidare Di Bernardo ci fosse stato un candidato sostenuto da un gruppo con poco peso politico. Cosi non è stato perché a sfidare di Bernardo si è presentato ancora una volta Ricciardi come loro supponevano, sostenuto però questa volta da un forte gruppo.
Cosa quest’ultima che li ha spiazzati e costretti a scendere in campo perché Ricciardi non doveva assolutamente vincere le elezioni. C’era il serio pericolo , “per loro”, che il Movimento 5 Stelle, in caso di vittoria, sarebbe arrivato indenne alla fine del mandato. A questo punto la discesa in campo presupponeva che ci fosse un “agnello sacrificale” che potesse guidare una coalizione contro Ricciardi ma che comunque non avrebbe vinto perché doveva favorire Di Bernardo. Campanile, pur non volendo si è dunque immolato. Che Campanile non fosse a conoscenza di questa strategia lo sapremo solo alle prossime elezioni quando una sua mancata candidatura confermerebbe tutto. Il piano politico messo in atto, ad oggi sarebbe tuttavia confermato dai fatti. Campanile blocca Ricciardi, arrivando al ballottaggio. Nella fase finale perde 723 voti favorendo la vittoria di Di Bernardo che vince con un scarso consenso popolare. Infine ad oggi il neo eletto sindaco non ha ancora ufficializzato i nomi delle persone che formeranno la sua giunta. Voci insistenti, vicine alla sua coalizione, riferiscono di grosse difficoltà nello scegliere nomi e poltrone da assegnare in quanto ci sarebbe, come pronosticato, molta litigiosità dovuta sopratutto ad astio personale e non a questioni puramente politiche. Viste le reali e serie problematiche della città si spera che i nuovi amministratori possano mettere da parte questioni “personali” mettendo la rinascita di Grumo Nevano al primo posto facendo cadere così le previsioni di una breve durata della consiliatura.
Giovanna Scarano