Grumo Nevano (Na) – Il pre-dissesto votato nell’ultimo consiglio comunale dalla maggioranza che sostiene il sindaco Di Bernardo ha gettato sulla città un velo di sconforto. Per i cittadini, infatti, se non si riuscirà ad evitare il dissesto vero e proprio, saranno anni duri con le aliquote dei tributi da versare aumentate della misura massima consentita. La città ha il fiato sul collo dunque e bisognerebbe cominciare a risparmiare e tagliare le spese inutili. L’amministrazione però sembra andare controcorrente. Fresco di giornata c’ è un decreto con il quale si conferisce un incarico di collaborazione part time presso l’ufficio staff del sindaco. Per inciso, il sindaco ha per legge la possibilità di costituire e scegliersi il suo staff ma vista la situazione economica dell’ente questa spesa poteva e doveva essere evitata. Questo l’unanime pensiero della città e dell’ opposizione del gruppo consiliare guidato da Angelo Campanile.
“Consideriamo il decreto con il quale il Sindaco ha costituito il proprio staff, politicamente e moralmente inopportuno, oltre che sindacabile sotto il profilo della legittimità. – dichiara Angelo Campanile – Sono stato contattato da svariati cittadini – continua – i quali non hanno esitato a manifestarmi il profondo disgusto per un atto profondamente incoerente con la recente delibera di Consiglio comunale con il quale è stata avviata la procedura di pre-dissesto finanziario. Invito, – conclude Campanile – a nome dei tre gruppi consiliari che hanno sostenuto la mia candidatura alle recenti elezioni, il Sindaco ad annullare un atto, che oltre ad offendere la sensibilità dei cittadini, lede la credibilità del primo cittadino della nostra città, che dopo essersi proposto quale “salvatore” delle casse comunali, smentisce se stesso decretando una spese palesemente inutile in considerazione della situazione finanziaria dell’ente“. Pronta la risposta del primo cittadino Di Bernardo. “E’ un incarico di soli 3 mesi, con scadenza il 31 Dicembre 2019 – dichiara il primo cittadino – Si tratta di una spesa di circa 400 euro mensili per un totale di 1200 euro. Soldi già stanziati dalla vecchia amministrazione che se non spesi andavano persi. Nel Bilancio c’erano addirittura stanziati fondi per due componenti ma io ne ho assunto uno solo” – conclude. Tuttavia diversamente da quanto dichiarato da Di Bernardo nel decreto si legge che l’incarico è a tempo determinato “per la durata del mandato elettorale del sindaco” e non di soli 3 mesi. Forse siamo in presenza di un sindaco cosi lungimirante da riuscire a prevedere la fine del suo mandato il prossimo 31 Dicembre 2019? Infine i soldi certamente non andavano persi ma semplicemente restavano nelle casse dell’ente.
Giovanna Scarano