Grumo Nevano, “bidoni d’oro”. 600 Mila euro la spesa prevista nel nuovo capitolato d’appalto dei rifiuti. Il falso risparmio dei 100 mila euro

Grumo Nevano (Na) – La situazione dei rifiuti sta diventando incandescente. Dopo gli innumerevoli disservizi causati ai cittadini in questi ultimi giorni, all’orizzonte non c’è nulla di buono. Il nuovo capitolato d’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti, quello tanto pubblicizzato nell’ultima campagna elettorale, non solo è pieno di lati oscuri e di errori grossolani ma prefigura dei costi che andrebbero totalmente rivisti. Tanto per iniziare il risparmio di 100 mila euro pubblicizzato non esiste. I calcoli sono sbagliati.

In realtà a conti esatti, si tratta di una cifra che va intorno ai 34 mila euro annui su base d’asta. I 100 mila euro fantasma sono stati ottenuti semplicemente facendo la differenza tra i costi annui totali del servizio previsti dal vecchio capitolato redatto dal commissario prefettizio (1.971.764,17 euro annui) e il nuovo rielaborato dall’amministrazione Di Bernardo (1.871.828,01 euro annui). Nel nuovo capitolato però nel sommare le voci che compongono il totale dei costi del servizio non risultano addizionati i costi delle spese generali ( 65.233,94 euro annui); errore che ha generato un totale errato. Da qui il grossolano errore che porta al fantomatico risparmio di 100 mila euro annui con la conseguente diffusione di comunicati errati e “fake news” . Per chi volesse farsi i conti a margine pubblichiamo le due tabelle; quella del vecchio e del nuovo capitolato. Questo piccolo risparmio è solo fumo negli occhi. Nel capitolato infatti è stata prevista una spesa annua di ben 120 mila euro all’anno per i carrellati; i bidoni per intenderci, che dovrebbero essere “consegnati e posizionati presso i civici delle rispettive utenze che faranno richiesta“. Dunque 120 mila euro all’anno che moltiplicati per 5 ( questi gli anni di servizio previsti dal capitolato d’appalto) sono ben 600 mila euro. Il dubbio viene spontaneo. Perché acquistare i “bidoni” ogni anno? Perché questo inutile spreco di soldi? Basterebbe comprarli solo la prima volta dandoli in comodato d’uso ai cittadini e, magari prevedere al massimo una piccola spesa per ricomprare quelli che posizionati in strada, in 5 anni potrebbero subire danni. Ai cittadini andrebbe dunque solo l’onere della buona conservazione degli stessi. Tutto ciò porterebbe un risparmio di ben oltre i 34 mila euro spacciati per 100 mila. Di errori grossolani ce ne sono altri. A titolo informativo ne riportiamo uno davvero singolare. Nell’offerta tecnica ( pag. 53 – 55 che pubblichiamo) addizionando i punteggi dei criteri che devono essere adottati per la valutazione tecnica si arriva alla cifra di 71 punti e non 80 come riportato. Di stranezze che aleggiano intorno al nuovo capitolato e alla gara ce ne sono ben altre che documenteremo. I cittadini pagano bollette stratosferiche per il servizio di raccolta dei rifiuti. Chiarezza e trasparenza non devono assolutamente mancare su un argomento tanto delicato.

Giovanna Scarano

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