Napoli – Ieri il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha messo in quarantena 4 Comuni a sud della provincia di Salerno ovvero Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano). “E’ la conseguenza di due iniziative messe in campo da un “predicatore” ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere – ha dichiarato De Luca nella stessa giornata di ieri – Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore. Ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio – Conclude la nota stampa. In giornata poi si è diffusa la notizia ripresa anche dai TG della Rai, secondo la quale l’iniziativa di cui parlava De Luca era della comunità cristiana dei Neocatecumenali.
Il TG1 e il TG2 hanno dato ieri sera (16 marzo 2010) una notizia falsa relativa a due incontri di una comunità neocatecumenale ad ATENA LUCANA e SALA CONSILINA (Campania). – replicano dall’Ufficio Stampa della comunità dei Neocatecumenali – L’incontro dei fedeli del Cammino è avvenuto il 28-29 febbraio in un hotel di Atena Lucana (mentre a Napoli si giocava Napoli – Torino: stadio aperto, con 55.000 spettatori) e nessuna ordinanza del Governatore proibiva l’incontro (l’Ordinanza del 26 febbraio si riferisce esclusivamente ad altri due comuni campani: MONTANO ANTILIA e CERASO). – continua la nota – Lo stesso Vescovo di Teggiano–Policastro, Mons. Antonio De Luca, ha dichiarato che i fedeli del Cammino hanno celebrato l’Eucarestia senza scambio della pace e ricevendo l’ostia nella mano, rispettando le norme diffuse dalle diverse diocesi in quei primi giorni.
L’incontro a SALA CONSILINA, poi, è avvenuto il 4 sera, dopo le 18,30. Il Comunicato della CEI e quello della Conferenza Episcopale Campana sono del 5 marzo: quindi non vi era ancora nessuna proibizione di incontri. E l’Ordinanza del Presidente del Consiglio per tutta l’Italia è del 9 marzo. Come si fa allora ad accusare i neocatecumeni di disobbedienza, o anche solo di disattenzione a questi documenti dei Vescovi e delle autorità civili! La notizia data è lesiva del buon nome e dell’immagine del Cammino e va corretta, pena ricorso giudiziario, mentre molti fratelli in Italia e in tutto il mondo si stanno adoperando per dare il loro aiuto e la loro testimonianza in favore di tante persone più deboli, colpite dal virus, e la loro collaborazione in tante strutture e centri sanitari – conclude il comunicato a firma dell’ Avv. Dott. Adelchi Chinaglia e di Don Ezechiele Pasotti.
Redazione