Coronavirus, ad Arzano sequestrate 773 confezioni di igienizzante illegale. La fabbrica a Frattamaggiore. Il video

Arzano (Na) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio per l’emergenza COVID-19, ha sequestrato, all’interno di una profumeria di Arzano (NA), 773 confezioni di igienizzante spray per mani, poste in vendita senza l’indicazione delle previste autorizzazioni ministeriali. Tramite l’analisi della documentazione contabile, gli specialisti del Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria ne hanno ricostruito l’intera rete di vendita individuando una fabbrica di Frattamaggiore (Na) che, approfittando dell’attuale emergenza epidemiologica, avrebbe convertito l’originaria attività di produzione di saponi e detersivi in quella di disinfettanti.

Le perquisizioni presso l’azienda hanno portato al sequestro di ulteriori 1500 litri di composto liquido destinato al confezionamento di circa 20.000 flaconi di igienizzante, nonché migliaia di etichette riportanti le diciture ingannevoli. Le titolari del negozio di Arzano e della fabbrica di Frattamaggiore sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per il reato di frode nell’esercizio del commercio e rischiano fino a 2 anni di reclusione o la multa fino a 2.065 euro. Sulla base delle disposizioni fornite dal Ministero della Salute, infatti, i prodotti che pubblicizzano in etichetta un’azione di disinfezione possono essere immessi in commercio solo a seguito di una specifica autorizzazione da parte dello stesso Dicastero o dell’Unione Europea.

La presenza di un numero di autorizzazione/registrazione assicura che tali prodotti siano stati sottoposti a una preventiva valutazione che ne garantisca la sicurezza e l’efficacia nelle condizioni di uso indicate e autorizzate. Continuano i controlli delle Fiamme Gialle in tutta la provincia di Napoli, finalizzati a tutelare i consumatori e gli operatori onesti contrastando i comportamenti illegali e fraudolenti che sfruttano l’attuale emergenza sanitaria determinata dal “Covid-19”

Redazione

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