Grumo Nevano (Na) – La dichiarazione di dissesto finanziario, dichiarato dal commissario prefettizio all’indomani dell’ennesima “bocciatura” dei Revisori dei Conti del piano di riequilibrio presentato dall’ex sindaco Gianco Di Bernardo, continua a tenere banco nella politica grumese. Oggi riceviamo e pubblichiamo un duro documento a firma degli ex consiglieri Tammaro Faccenda, Rosa Conte e Tammaro Chiacchio. In aggiunta ad esso anche una dichiarazione dell’ex consigliere, già candidato sindaco, Angelo Campanile che avalla quanto scritto dagli ex consiglieri di maggioranza.
DI BERNARDO: NON DISSESTARE ANCHE LA VERITA’
La Delibera del Commissario Prefettizio, che ha sancito il dissesto finanziario del Comune di Grumo Nevano, accende una vera ed impietosa luce sul fallimento dell’amministrazione Di Bernardo. La vera tragedia, l’ultimo capolavoro compiuto dall’ex avvocato del popolo, è stato quello di aver consentito, con una serie imbarazzante di atti, la dichiarazione obbligata del dissesto finanziario.
Abbiamo tentato in tutti i modi di evitare la fine prematura della consiliatura, per scongiurare nuove elezioni, pur avendo dovuto prendere atto, sin dal primo consiglio comunale, che Gaetano Di Bernardo non avrebbe potuto cambiare in positivo le sorti della nostra città. Ci eravamo subito resi conto che, in momento drammatico per la storia di Grumo Nevano, era necessario coinvolgere costantemente tutte le forze politiche della città, soprattutto quelle che avevano fornito un contributo decisivo alla elezione di Di Bernardo, e che invece sono stati allontanati, ed abbandonati subito dopo la proclamazione.
Era necessario uno scatto poderoso, con scelte politiche innovative, indispensabili per risollevare le sorti della nostra città; era necessario creare una maggiore collaborazione anche con le forze dell’opposizione, ma i soliti noti, dai quali l’ex Sindaco pendeva dalle labbra, hanno sempre ostacolato il coinvolgimento di tutti. La situazione del Bilancio comunale non era florida, tuttavia la stragrande maggioranza dei Comuni d’Italia hanno deficit superiori a quelli della città di Grumo Nevano, eppure non hanno dichiarato il dissesto, evitando i disagi per i propri cittadini.
Di Bernardo ha fatto il capolavoro avviando un percorso vizioso e inarrestabile, che ha costretto il Commissario a dichiarare il dissesto. Le avvisaglie del disastro si erano già concretizzate a Luglio, quando nonostante una raccolta dei dati incompleta, i consiglieri di maggioranza sono stati costretti a votare il predissesto, soltanto per evitare la fine prematura dell’amministrazione dopo appena due mesi. Ma il destino infausto che ha portato alla dichiarazione di dissesto era già segnato; e lo sperpero di 22.480,00 euro, finalizzato a “completare” il lavoro per la redazione del Piano per il riequilibrio, non sono bastati ad impedire la bocciatura del Collegio dei Revisori.
Egregio Di Bernardo pur non essendo responsabile di quello che tu definivi “lo stato comatoso delle finanze comunali”, sei invece l’unico responsabile di questa macchia che ha colpito la nostra comunità, avendo voluto imporre una giunta tecnica, che ha prodotto una procedura a dir poco insufficiente ed inefficace, che ha poi condotto all’inevitabile dichiarazione dissesto da parte del Commissario Prefettizio. Insomma a forza di gridare al lupo al lupo, per poter giustificare la privatizzazione dei tributi, alla fine il lupo del dissesto è veramente arrivato.
Probabilmente una più attenta ricostruzione dei dati, e soprattutto una più tempestiva e veritiera ricostruzione del bilancio, avrebbe impedito questa catastrofe. Sei stato inconcludente, e sei riuscito, nonostante il poco tempo a disposizione, a mostrare una totale irresponsabilità nella gestione delle già scarse risorse del Comune, basti pensare alla inutile nomina, con i soldi dei cittadini, di uno staff del Sindaco, nomina finalizzata soltanto a narcotizzare la città con la martellante colonna sonora della propaganda a senso unico.
Con i tuoi, oramai “pochi”, amici politici tenti di girare la frittata, ma sai fin troppo bene che un consigliere comunale sano di mente non voterebbe mai un documento finanziario bocciato dai revisori contabili. Ed è giusto che la città sappia invece che il voto favorevole di qualcuno sarebbe stato finalizzato soltanto a prolungare l’agonia di una intera città, il tempo per mettere a segno qualche colpo politico, con buona pace dei grumesi.
Noi questo non lo potevamo permettere più, e non è bastato l’estremo tentativo di offrirci “visibilita’” per convincerci a tradire la nostra città. Tu invece stai facendo tanto per i cittadini di Grumo Nevano, con uno stipendio che ti sei ritagliato all’ultimo momento, andando a ricoprire il posto nel Consiglio di amministrazione della Acquedotti S.c.p.a.
Era doveroso in un momento così delicato della storia della nostra città fornire una versione veritiera dei fatti, capace di neutralizzare le solite falsità che oserai ancora mettere in giro, e per le quali ne dovrai già rispondere in sede penale. In futuro interverremo per affrontare i problemi della città, evitando, nei limiti del possibile, di annoiare i cittadini con le risposte alle tue farneticazioni.
Un saluto ai nostri concittadini, che hanno vissuto un periodo allucinante, non per scelta personale. Vi auguriamo un futuro migliore anche grazie ad una politica migliore
Gli ex consiglieri comunali
Tammaro Faccenda – Rosa Conte – Tammaro Chiacchio
“Il racconto dei fatti è aderente alla realtà. L’incapacità di mantenere le promesse elettorali costituisce il più grande fallimento per un Sindaco. Di Bernardo aveva presentato e garantito agli elettori una squadra, a suo dire, idonea a governare cinque anni Grumo Nevano. La sua esperienza è durata appena sei mesi, in momento cruciale per la storia della nostra città. La posizione politica di Faccenda, Chiacchio e Conte non ha fatto altro che evidenziare e sottolineare l’incoerenza politica e l’inadeguatezza amministrativa dell’EX Sindaco”. dichiara Angelo Campanile
Redazione