Grumo Nevano (Na) – La lettura della documentazione prodotta dall’amministrazione di Gianco Di Bernardo in merito ai lavori di riqualificazione del centro storico della città, sta scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora. Dopo la variante ai lavori che ha snaturato il progetto originale, è venuta alla luce un’altra singolare vicenda su una questione ancora più delicata: l’affidamento della direzione dei lavori.
Con determinazione n. 76 del 28/10/2014 sotto l’amministrazione di Vincenzo Brasiello, venne indetta la procedura aperta per affidamento degli incarichi di direzione lavori, coordinamento per la sicurezza e collaudo tecnico amministrativo dei lavori di riqualificazione del centro storico. Dopo la pubblicazione del bando di gara arrivarono al comune 11 offerte. L’appalto fu affidato in via provvisoria con determina n. 37 del 16/06/2015 al RTP Associazione Professionale Project Area – SAB srl di Villaricca (Na) per un importo, al netto del ribasso, di 159.156,51 Euro. Dopo le opportune verifiche l’aggiudicazione divenne definitiva con determina n.62 del 09/11/2015 quando alla guida dell’amministrazione c’era Pietro Chiacchio. Nel frattempo l’iter per ottenere il finanziamento è andato avanti, non senza intoppi, tanto è vero che la Project Area il 20 Marzo 2019, qualche mese prima che Di Bernardo fosse eletto sindaco, diffida il comune, per utili non percepiti a seguito della mancata stipula del contratto. Successivamente la Project Area nella persona dell’Ing. Antonio Ronca, insieme al suo legale di fiducia, Avv. Rita Di Luna, si reca all’Ufficio Tecnico del comune di Grumo Nevano perché contattati. L’Arch. Pasquale Miele, come riferisce lo stesso Avv. Di Luna, in quell’incontro rassicurò la Project Area sul fatto che i fondi erano stati sbloccati e che quindi a breve ci sarebbe stata la stipula del contratto con la Deltalavori e si sarebbe partiti con la realizzazione dell’opera. Alla Project Area fu garantito che gli sarebbe stata mandata una mail PEC affinché si divenisse ad un accordo e non si procedesse dunque con la causa. Tutto risolto dunque. Niente affatto! Nessuna PEC fu inviata alla Project Area. Il 18 Luglio fu stipulato il contratto n. 931 con la società Deltalavori Spa aggiudicataria della gara e alle ore 13 dell’ 8 Agosto 2019 sotto la presidenza del sindaco Gianco Di Bernardo si riunì la giunta comunale. Unico assente l’Ass. Florinda Aliperta. Oggetto della deliberazione (n.10) su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Ing. Paolo Guadagno, era la nomina direttore dei lavori e la costituzione dell’ufficio di direzione dei lavori per i lavori di riqualificazione del centro storico. Nomina affidata all’Arch. Pasquale Miele. Una delibera fatta nonostante ci fosse stata una gara di appalto che aveva aggiudicato in modo definitivo la direzione dei lavori alla Project Area. Nella relazione dello stesso assessore proponente si legge testualmente:
“– con atto di citazione, notificato in data 20/03/2019 a mezzo pec al no 3025, la R.T.P. Associazione Professionale Project Area, aggiudicataria provvisoria dell’affidamento della direzione lavori dell’opera di che trattasi, conveniva l’Ente in giudizio in quanto la Regione Campania dispose la sospensione di ogni ulteriore attività per l’impossibilità di rendicontare i lavori entro i termini stabiliti e quindi l’opera non fu più finanziata;
– per i motivi innanzi citati, con delibera del C.S. no 62/19 e successiva determina dirigenziale del Settore AA.GG. no 28 del 07/05/2019, l’Ente si è costituito in giudizio promosso avanti al Tribunale di Napoli Nord da parte della suddetta R.T.P. per utili non percepiti a seguito della mancata stipula del contratto;
– Stante, quindi il giudizio pendente e la necessità, in questa fase del procedimento, provvedere alla nomina di una figura professionale idonea per il conferimento dell’incarico di direzione lavori e costituire a tal uopo anche l’ufficio di direzione Lavori per la realizzazione delle opere di cui in oggetto per una migliore sinergia delle attività di controllo da svolgere sul cantiere;
Salta subito agli occhi dunque il madornale errore nel citare la Project Area, come aggiudicataria provvisoria quando invece è aggiudicataria definitiva. E poi ancora viene citato il giudizio pendente quale causa ostativa all’affidamento della direzione dei lavori alla Project Area quando invece nell’incontro con l’Arch. Miele fu riferito l’esatto contrario ossia che il Comune era disposto a divenire ad un accordo per evitare il procedimento. Sulla questione è stato interpellato anche l’Avv. Giuliana Schiano difensore del Comune nel giudizio con la Project Area. L’avvocato non ha voluto proferire parola sulla vicenda. L’Ente, cosi come prevede la procedura; prima di nominare un nuovo direttore dei lavori avrebbe quantomeno dovuto revocare l’incarico alla Project Area con valide motivazioni. Ma tutto ciò non è avvenuto. Questi i fatti dunque. Ed ora? La Project Area che nel frattempo non è stata avvisata dell’inizio dei lavori e della delibera di affidamento della direzione dei lavori all’Arch. Pasquale Miele si ritiene danneggiata ed è intenzionata a procedere con la causa. Addirittura, secondo quanto riferito dall’Avv. Di Luna, l’unica strada percorribile è denunciare quanto accaduto alla Procura della Repubblica per poi costituirsi successivamente come parte civile e chiedere i danni al Comune. Ad oggi quindi da un lato c’è la Project Area società aggiudicataria definitiva della direzione dei lavori di riqualificazione del centro storico e collaudo degli stessi; e dall’altro il Comune che non ha tenuto conto della gara effettuata ed ha proceduto ad una nuova nomina. Una faccenda questa che ha dell’incredibile e che avrà sicuramente dei risvolti giudiziari a cui seguirà un altro sperpero di denaro pubblico che si poteva e doveva evitare.
Giovanna Scarano