Grumo Nevano (Na) – Sfumata la possibilità che, a ricandidarsi alla guida della città, fosse l’ex sindaco Vincenzo Brasiello, che per motivi personali ha preferito declinare l’invito di una consistente parte della città, comincia a delinearsi lo scacchiere politico per la prossima elezione del nuovo primo cittadino. In pole position , Giovanni Landolfo e Biagio Franzese. Landolfo proprio ieri ha reso noto attraverso un comunicato la sua volontà di candidarsi alla carica di primo cittadino.
Cari concittadini da troppo tempo Grumo Nevano sta vivendo una fase di declino costante politico, sociale, economico e morale – scrive nel comunicato Landolfo – Dopo anni di una politica fatta di false promesse, di “favori” agli amici, di spreco di denaro pubblico, di mala gestione della cosa pubblica, la città è stanca e chiede a gran voce un radicale cambiamento. La mia candidatura a sindaco è la voglia di ribellione di chi ha solo a cuore la sorte di un paese allo sbando che non riesce ad rialzarsi da un decadimento atavico. Se avrò l’onore di riscuotere la vostra fiducia, garantisco che non ci sarà sede istituzionale in cui non ci troverete a perorare la causa del nostro paese. Grumo Nevano ha bisogno di un impegno concreto perché molto c’è da fare per risollevarlo e trasformarlo da città dormitorio ad una città da vivere. Il nostro progetto – continua è ispirato soprattutto alla serenità, all’umiltà, all’impegno, al rispetto delle persone, alla solidarietà. Questi saranno i valori guida del nostro impegno da amministratori per aprire una fase nuova della storia del paese. Chi decide di dedicarsi alla politica, deve mettere se stesso e le sue capacità al servizio degli altri ed ha anche dei doveri imprescindibili: l’onestà, la chiarezza, il rispetto ed un particolare senso di abnegazione e dedizione verso l’altro. Se ognuno farà la propria parte e se riusciremo a dialogare anche con quanti non la pensano come noi potremo ritrovare un clima costruttivo, sostenuto da un ceto politico che sia all’altezza della situazione. La nostra è una politica inclusiva che parte da/ basso, che si occupa dei problemi sociali, ambientali, sensibile alle problematiche degli anziani, disabili, diritti civili che per molti sono problemi marginali e per noi invece sono problemi primari – conclude.
Il noto pediatra Biagio Franzese, volto nuovo della politica grumese, sposato, due figli, vive e lavora da sempre a Grumo Nevano. Dovrebbe avere il sostegno della coalizione che all’ultima tornata elettorale si schierò con Angelo Campanile.
Ersilio Salvatore, con alle spalle una candidatura di bandiera alle scorse elezioni comunali , si ripropone anche questa volta. Probabilmente scenderà in campo ancora una volta con un’unica lista.
Infine, fanalino di coda il “recordman negativo della politica grumese”, il sindaco meno longevo della storia di Grumo Nevano con soli 6 mesi di consiliatura, quello che già al primo consiglio comunale aveva problemi con la sua stessa maggioranza e, ciliegina sulla torta, quello che sarà ricordato come capo dell’amministrazione che ha firmato “lo scempio del centro storico cittadino”, ovvero Gaetano Gianco Di Bernardo. A differenza dell’ultima volta, quando rese note le liste che lo sostenevano con qualche mese di anticipo, ad oggi Di Bernardo ha ufficializzato solo la sua nuova candidatura alla guida della città. Mistero e silenzio assoluto sulle liste che lo appoggeranno. Segno evidente delle difficoltà in cui si trova per la loro composizione. Difficoltà provenienti da due fronti. Difatti con la sfiducia del Dicembre 2019 Di Bernardo ha perso pezzi consistenti della vecchia coalizione che oggi sono migrati verso altri lidi. In più c’è stato l’abbandono dell’ex presidente del consiglio Giovanni Landolfo.
A questo punto i giochi sembrano fatti, ma forse non è cosi. La data delle elezioni ancora non è stata fissata e fino al giorno di presentazione delle liste tutto è possibile. Potrebbero verificarsi colpi di scena che rimetterebbero in discussione l’attuale scenario politico nonché modificare equilibri che ad oggi sembrano assolutamente irremovibili.
Giovanna Scarano