Grumo Nevano (Na) – Con uno scrosciante applauso Rosa è stata accolta all’arrivo dinanzi la Pontificia Basilica San Tammaro per le sue esequie. Applausi, ed il caloroso abbraccio di mamma Nicoletta, che ha stretto forte a se la bara bianca della figlia, morta per mano di un brutale omicida a soli 23 anni. Abbraccio a cui si è aggiunto anche quello di papà Vincenzo e dei fratelli Pasquale e Luca. Portata in spalla dai suoi amici di sempre, e dal fidanzato Luigi, che hanno indossato delle maglie con su scritto “Resterai per sempre nei nostri cuori“, Rosa ha fatto ingresso in Basilica. Ad attenderla tantissime persone, tutta la sua Grumo Nevano. Tutti lì per darle l’ultimo saluto e con grande amore accompagnarla verso il viaggio eterno. Una cerimonia commuovente, presieduta dal vescovo di Aversa S.E. Mons. Angelo Spinillo, concelebrata da Don Carmine Spada, unitamente a Don Raffaele Pagano parroco della chiesa Madonna del Buonconsiglio di Grumo Nevano, Don Mimmo Silvestro dell’OFM parroco della Pontificia Basilica Sant’Antonio di Padova, unitamente ad altri prelati della forania. Presenti le forze dell’ordine, ed i sindaci dei comuni facenti parte dell’Ambito17.
Rosa era una giovane ragazza con tanti amici ed una vita piena di sogni. Aveva un fidanzato col quale probabilmente progettava una vita di coppia, avrebbe voluto affermarsi nel mondo del lavoro e godersi la sua splendida famiglia. Tutti sogni, forse semplici, ma importanti; distrutti lo scorso 1 Febbraio. A salutarla per l’ultima volta, oltre le amiche e la cugina, anche mamma Nicoletta che in poche righe ha descritto il profondo legame che le legava fin dai primi vagiti di Rosa. ” Amore mio, sento ancora il pianto di quando per la prima volta sei venuta al mondo, il tuo pianto che emozione, siamo cresciuti insieme giorno per giorno.
La nostra complicità ci ha unite sempre di più anche se ogni tanto non eravamo d’accordo e tu facevi a modo tuo.
Non ascoltavi nessuno anche se sbagliavi ma per me eri perfetta. Vivrai sempre nei nostri cuori e nei nostri ricordi.
Ti amo vita mia. Non ti dico un addio ma un arrivederci. I tuoi genitori Nicoletta e Vincenzo, e i tuoi fratelli Pasquale e Luca“.
Così come per la famiglia, anche per tutta la comunità grumese, sarà difficile riprendersi da questo dramma. Rosa resterà per sempre quel fiore reciso troppo presto, desiderosa di essere alimentata dalla rugiada del nuovo giorno ma strappata prematuramente via con cattiveria.
Giovanna Scarano
L’ingresso in chiesa…
L’uscita dalla chiesa…
Il passaggio fuori casa…