Napoli – E’ notte e sono circa le 4 quando un uomo entra all’interno dello “Chalet del Sole” di via Poerio a due passi da piazza Garibaldi. Ha il volto scoperto e in mano una pistola – non si sa se sia giocattolo o meno – e pretende i soldi custoditi all’interno del registratore di cassa. E’ una rapina, la dipendente non può far altro che consegnare il denaro. L’uomo prende i mille euro e poco più (mille euro e 30 centesimi n.d.r.) e fugge. Passa la giornata e arriva sera, il bar in questione riapre i battenti, c’è da lavorare.
Il padre del proprietario aveva bene in mente il volto di quell’uomo che poco ore prima aveva rapinato il locale di suo figlio, avendo visto e rivisto la sequenza della rapina tantissime volte dai filmati del sistema di video – sorveglianza.
Alle 22 la svolta. Un ragazzo passeggia per via Poerio e il padre della vittima non ha dubbi riconoscendo in quell’uomo il rapinatore di poche ore prima. Non perde la lucidità, lo segue e intanto chiama il 112 con il quale è in costante contatto. La gazzella del nucleo radiomobile di Napoli lo raggiunge al corso Meridionale. Indica ai militari l’uomo che secondo lui è il rapinatore, ed i carabinieri intervengono. Si tratta di un 21enne di origine marocchina incensurato senza fissa dimora, fermato dai carabinieri viene trasportato in caserma per gli accertamenti.
La dipendente rapinata riconosce in quel ragazzo il rapinatore e anche l’analisi delle immagini conferma che si tratta di lui: particolari importanti come gli stessi orecchini indossati e il tatuaggio sul braccio hanno permesso di dare un volto al rapinatore. Il 21enne sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il reato di rapina aggravata è in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa di giudizio.
Giovanna Scarano