Giugliano (Na) – Cinque milioni di ecoballe accumulate nel nostro paese hanno scaturito una sanzione europea di 20 milioni di euro a cui si vanno ad aggiungere 120 mila euro per infrazione ambientale. Queste sono le cifre che i cittadini campani devono pagare per fronteggiare un’emergenza creata negli anni, soprattutto nell’ultimo decennio, da chi ci governa. Sul tema il governatore Vincenzo De Luca ieri mattina ha presentato nella sala “De Sanctis” di Palazzo Santa Lucia (sede della Regione Campania), il nuovo impianto per lo smaltimento delle ecoballe realizzato a Giugliano, che va ad aggiungersi all’impianto, già presente a Caivano, di trito vagliatura.
Il collaudo dell’impianto è stato effettuato il 6 Settembre scorso mentre la piena operatività è prevista per il 19/20 Settembre. “In due anni e mezzo la Campania sarà ripulita di 4/5 milioni di ecoballe – ha dichiarato il governatore De Luca nel corso della conferenza Stampa – e sarà possibile realizzare un ciclo virtuoso nella gestione regionale del ciclo di rifiuti“. Non si è fatta attendere la “controffensiva” di Gennaro Saiello, consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle nonché presidente della IV Commissione speciale e componente della Commissione Ambiente. “Alla presentazione dell’impianto per lo smaltimento dei rifiuti a Giugliano Vincenzo De Luca ha affermato che entro un anno e mezzo o due ripulirà la Campania. Sembra il remake di un film già visto nel 2016, quando insieme a Matteo Renzi disse che in appena due anni avrebbe ripulito Taverna del Re e gli altri siti. Purtroppo però l’emergenza e le sanzioni europee resistono al tempo e alle promesse.
Inoltre, l’attivazione dell’impianto a Ponte Riccio, nonostante una norma che vieta le nuove costruzioni in aree come quella giuglianese, è l’ennesimo colpo che viene inflitto a una terra già martoriata. Ai cittadini in protesta, sbeffeggiati da De Luca, diciamo che siamo dalla loro parte. Il Movimento 5 Stelle – conclude Saiello – è l’unica forza politica che è riuscita a far approvare leggi che impediranno questo scempio in futuro”.
Giovanna Scarano