Grumo Nevano (Na) – Descrivere la scandalosa situazione politico-amministrativa di Grumo Nevano è diventata una cosa imbarazzante. Non ci sono parole per narrare l’ultima vergognosa commedia messa in atto da Di Bernardo e da chi ancora oggi forse accecato solo ed esclusivamente dai propri interessi personali continua in una strenua difesa della sua amministrazione. Ancora una volta il sindaco Di Bernardo cambia maggioranza e si fa garante dell’ennesima sceneggiata politica messa in atto, a questo turno, dai consiglieri Coppola, Miele, Esposito e Cammisa ovvero quella dei “Fratelli di Grumo Nevano” come ormai li chiamano in tutto il paese, avendo formato il gruppo consiliare “Fratelli D’Italia“. Ormai si è giunti all’apice della politica che non ci deve assolutamente più rappresentare. Apice ma anche “punta di iceberg” di una situazione davvero imbarazzante. E’ ovvio infatti che il matrimonio dei “Fratelli di Grumo Nevano” è solo l’ennesima unione di convenienza. Improbabile e impossibile che ci dimostrino il contrario. Di Bernardo dunque non può essere additato come unico e solo capro espiatorio della situazione attuale. A sostenerlo infatti ci sono una schiera di consiglieri che ad oggi cercano di curare un malato terminale. Le motivazioni per cui si tiene in vita un malato terminale molte volte sono da ricercare nel bene che si vuole all’ammalato, oppure in quello che l’ammalato ancora garantisce finché è in vita. Nel caso di Grumo Nevano sicuramente siamo nella seconda ipotesi. L’ammalato Di Bernardo ad oggi garantisce ancora delle poltrone redditizie per qualcuno ma allo stesso tempo dannose per la città. Lo vediamo tutti in che condizioni è ridotta Grumo Nevano. Ormai nemmeno più i servizi minimi sono garantiti. Partiamo dalle politiche sociali passate dalle mani del “fido compare” di Di Bernardo che politicamente e professionalmente incompetente nel campo; le ha totalmente azzerate e distrutte. Il simbolo di tanta incompetenza è sotto gli occhi di tutti ed ha raggiunto l’apice quando è riuscito a confezionare uno sfratto esecutivo al “Centro Anziani“. E non finisce qui. Il “Centro Astalli” fiore all’occhiello di Grumo Nevano dove tante energie sono state profuse da quei grumesi che di competenza ne hanno da vendere, oggi rischia addirittura di essere smantellato e chiuso. E dopo le politiche sociali è il turno perfino dei bambini. Siamo a Dicembre ed ancora la mensa scolastica non è partita creando notevole disagio non solo ai piccoli ma anche alle famiglie. E vogliamo parlare delle pseudo ville comunali ( se cosi si possono definire)? Una è aperta ma impraticabile per via dell’incuria e l’altra ( Caduti di Nassiriya ) chiusa e abbandonata. Ma veniamo all’urbanistica e ai lavori pubblici. E qui forse vi è la chiave di lettura del perché si cerca di tenere in vita il malato.
I lavori del centro storico ormai sappiamo tutti come sono stati portati avanti dalla prima amministrazione Di Bernardo. Ormai ne ho parlato tanto che pure le pietre lo sanno, e su cui ancora non si è detto l’ultima parola. La fantomatica zona ASI di cui altrettanto ho parlato in passato, unico fazzoletto verde di Grumo Nevano svenduto per un mega parcheggio costantemente semivuoto e realizzato con il cavillo legale della pubblica utilità. Per la cronaca ricordiamolo tutti che l’operazione nel primo consiglio comunale del Di Bernardo bis fu sponsorizzata da Aldo Chiacchio, alias il Professore, e portata in giunta dal suo assessore di riferimento Ciro Caso. Un’ opera su cui c’è un grandissimo alone di mistero e su cui bisogna accendere i riflettori per le modalità con cui è stata realizzata. E ancora, in queste ore è in corso la sceneggiata del PUC, ma ricordiamo che prima si è partiti con l’ennesima cementificazione del territorio dove varrebbe la pena fare i giusti approfondimenti. E infine le famigerate zone D, situazione che in consiglio comunale ha rotto l’idillio tra il Professore, Di Bernardo e la sua ex maggioranza. La lista non si esaurisce. E sotto gli occhi di tutti i grumesi, anzi sotto le auto di tutti i grumesi, la pietosa situazione delle strade. Totalmente impraticabili tutte le strade di Grumo Nevano e laddove si cerca di mettere una toppa, la toppa diventa peggio del buco e noi ne paghiamo le conseguenze. Continuiamo e parliamo della gestione dei rifiuti. Ad oggi l’amministrazione Di Bernardo ancora non riesce a far rispettare il capitolato d’appalto. Per avere “4 buste” siamo costretti ad andare presso l’unico punto di distribuzione almeno 5 volte. E la raccolta? La differenziata praticamente non esiste più. E nessuno dice nulla. Tutti zitti. Perché? Questo e tanto altro siamo ormai costretti a subire dalla più nefasta amministrazione che si ricordi degli ultimi 20 anni. Ma come detto la colpa non è solo di Di Bernardo, ma soprattutto dei consiglieri che ancora lo tengono in vita.
L’appello dunque è alla parte sana della città. Ai professionisti che hanno competenze e capacità da vendere. Grumo Nevano ha bisogno di voi. Di Bernardo, un sindaco, il meno votato di tutti nella storia grumese, che sta producendo danni incalcolabili alla città ormai è al capolinea. Bisogna organizzarsi in tempo affinché alle prossime elezioni ci sia una rappresentanza di Grumo Nevano che possa essere non solo eletta ma che davvero ponga una pietra miliare in un’azione di governo che nell’arco di 10 anni riporti un minimo di decoro e vivibilità. Non possiamo continuare a restare a casa facendoci amministrare da chi guarda solo ai propri interessi continuando ad arrecare danni non solo all’intera comunità ma che mette in serio pericolo la tenuta economica delle famiglie grumesi. Il tempo ormai è propizio. Bisogna solo avere il coraggio di metterci la faccia!
Giovanna Scarano