Clan Mallardo: sequestrate società di scommesse, ville, e autovetture. Beni per circa 1 milione di euro

Clan Mallardo: sequestrate società di scommesse, ville, e autovetture. Beni per circa 1 milione di euro

Napoli – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti di un soggetto ritenuto esponente di vertice del clan Mallardo, federato nell’Alleanza di Secondigliano. Il provvedimento trae origine da una proposta di misura di prevenzione patrimoniale e personale avanzata congiuntamente dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e dal Direttore della DIA. L’uomo, gravato da numerosi precedenti e condanne, anche per omicidio, è stato da ultimo, tratto in arresto lo scorso anno dal Centro Operativo della DIA di Napoli in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Napoli con la contestazione di essere stato il reggente del clan Mallardo.

In particolare nel provvedimento è stato descritto come uno storico affiliato del clan di cui aveva assunto la reggenza già quando i vertici dell’organizzazione erano stati arrestati vantando così poteri direttivi e decisionali circa le strategie della consorteria criminale oltre a gestire in prima persona la cassa del clan. Gli approfondimenti svolti hanno fatto emergere disponibilità patrimoniali e finanziarie significativamente sproporzionate rispetto ai profili reddituali del soggetto. Il Decreto del Tribunale di Napoli ha pertanto disposto il sequestro di 1 società attiva nel settore delle scommesse e lotterie, 3 rapporti finanziari, 2 villette, e un’autovettura per uno valore complessivamente stimato di circa 1 milione di euro.

L’odierno risultato si inserisce nell’ambito delle attività istituzionali finalizzate all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti e riconducibili, direttamente o indirettamente, a contesti delinquenziali di tipo mafioso, agendo così a tutela e salvaguardia della parte sana del tessuto economico nazionale.

Redazione