Giugliano (NA) – Una folla inferocita assedia il comune. La gente disperata e tartassata dalle troppe tasse non ci sta più e con l’arrivo dell’ultima stangata di fine anno, la famigerata e temuta Tares, dice basta e scende in strada. Un salasso che non si aspettavano proprio, visto le condizioni in cui versa la città di Giugliano da anni martorizzata dall’inquinamento prodotto dai rifiuti sversati sia legalmente che illegalmente nel proprio territorio. Una città a cavallo con la provincia di Napoli e Caserta la cui amministrazione è stata demandata a tre commissari prefettizi perché quella politica è stata sciolta per infiltrazione camorristica. Ed è proprio uno dei commissari che oggi viene preso di mira, Luigi Colucci. Questi nella giornata di Venerdì scorso, è stato assediato dalla folla incalzante che gli chiedeva di sospendere tutto specialmente i rincari che sarebbero stati quantificati intorno al 50% circa rispetto agli anni passati. Colucci in un primo momento scende tra la folla e riesce a calmare la gente dicendo che la parte di Tares che va allo Stato si deve pagare subito mentre per la restante parte ci potrebbe essere uno slittamento del pagamento con rate fino a Settembre. Dopo qualche ora lo stesso Colucci affermò che non è in condizioni di promettere nulla. Sulle contraddittorie dichiarazioni di Colucci su internet sta girando anche un video. Insomma nessuno sconto; anche se in modo dilazionato si deve pagare. Il commissario non dice nulla a riguardo dei rincari che a detta della gente sono del tutto anomali. In realtà sembra che bisogna coprire i costi dello smaltimento pari a 29 milioni circa. Una quota altissima a causa anche del mancato decollo della raccolta differenziata. Tranne il Movmento 5 Stelle che si è adoperato per una raccolta firme e che sta presidiando il comune con un gazebo, la politica, quella vecchia che ha ridotto Giugliano in questo modo e che per il momento è stata bandita dalle stanze del comune per presunte collusioni con la camorra se ne sta in disparte a guardare alla finestra cosa ha prodotto la propria incapacità. La protesta però proseguirà senza sosta. In settimana è previsto un nuovo incontro con il commissario per cercare di trovare una soluzione che soddisfi un po tutti.
Giovanna Scarano
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