Frattaminore (NA) – Il cimitero luogo di riposo e tranquillità per i defunti diventa all’occasione luogo di preoccupazione per i vivi. Nel cimitero di Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano si mette in cantiere la costruzione di un inceneritore e subito scoppia la polemica. Da un lato Don Patricilello, parroco di Caivano noto ormai per le sue numerose denunce sulla Terra dei Fuochi, dall’altro il sindaco di Frattaminore Vincenzo Caso.
Don Patriciello è preoccupato per l’imminente costruzione di questo forno crematorio che a suo dire ricadrebbe in buona parte nel territorio proprio di Frattaminore dove i residenti “dopo le mille menzogne loro raccontate in tema ambientale ( vedi il termovalizzatore di Acerra o la discarica di Chiaiano ) non sono disposti ad accogliere con troppa facilità le rassicurazioni degli esperti interessati alla costruzione.” Il prete si chiede dove andrebbe a depositarsi la pur minima quantità di cenere dei nostri cari prodotta dal forno. Una risposta logica a parer suo è che vada “a depositarsi sui balconi e sui davanzali delle finestre delle civili abitazioni. Con quali conseguenze per bambini, ragazzi e anche adulti più impressionabili?” Si auspica quindi che al piu presto possa esserci un confronto civile tra le parti interessate.
Vincenzo Caso non ci sta e replica immediatamente ricordando a Don Patriciello che ha grandi responsabilità quando comunica le sue idee. Per il primo cittadino di Frattaminore infatti “accomunare un “Tempio Crematorio” alla discarica di Chiaiano o al Termovalorizzatore di Acerra è veramente azzardato”. Caso non usa giri di parole e non solo ricorda al prete che “non ricade nel territorio di Frattaminore nemmeno un metro quadrato del Cimitero Consortile con relativo ampliamento” ma anche che la costruzione del forno che personalmente non ha mai votato “non vuol dire che si stia commettendo un reato o un nuovo attentato alla salute dei nostri concittadini anzi, forse si sta guardando al futuro essendosi accorti che fra non molto i Cimiteri invaderanno le Città”.
Il dibattito è appena cominciato. Per ora ancora nessuna replica è giunta dagli altri due sindaci dei comuni interessati, Frattamaggiore e Grumo Nevano. L’incontro caldeggiato da Don Patriciello e già sollecitato da Caso dovrà tenere conto però non solo del problema ambientale relativo all’inquinamento prodotto dalle ceneri del forno crematorio ma anche a quello relativo all’inquinamento che si avrebbe dalle colate di cemento che occorrerebbero per l’ampliamento ormai costante del cimitero. Bisognerà quindi trovare la giusta soluzione tra i due tipi di inquinamento.
Francesca Del Prete
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