Sant’Antimo (NA) – Non si ferma la protesta contro il caro Tari. L’incontro tra sindaco e cittadini previsto ieri sera nella palestra della scuola Nicola Romeo è sfociato in vera e propria rivolta. Il primo cittadino giunto a scuola ha cercato di spiegare ai propri concittadini quanto deciso, ma la situazione è degenerata a causa di uno scadente impianto di amplificazione e del caos provocato dall’incalzare della protesta. A quel punto, il sindaco non ha accolto la richiesta dei concittadini di proseguire l’incontro all’esterno, bensì ha abbandonato la struttura. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Insulti, e slogan contro il primo cittadino, dopodiché avendo avuto la conferma che Piemonte non sarebbe tornato sui suoi passi, ritornando a scuola; i cittadini inferociti si sono spostati dinanzi la casa comunale sita in via Roma. Presidiati ed attorniate dalla forze dell’ordine, hanno creato scompiglio occupando la strada ed impedendo al traffico veicolare di fluire. Attimi di timore si sono avuti, poichè la situazione sarebbe potuta degenerare di lì a poco. Dopo qualche ora di “consiglio”, tra cittadini ed i consiglieri d’opposizione Giuseppe Italia e Gabriele Pappadia, la seduta è stata sciolta con la ripromessa di incontrarsi tutti nuovamente stamattina. “La protesta – assicurano i cittadini – continuerà fino a quando non atterremo la diminuzione della Tari”; diminuzione che, stando a vox populi; pare si aggiri intorno del 30 %. Dal canto suo Giuseppe Italia ribadisce che “è giunta l’ora che il sindaco si dimetta assieme a tutta la sua maggioranza”.
Giovanna Scarano
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