Grumo Nevano (NA) – Sono bastati pochi messaggi, ed un tam tam tra le mamme per divulgare la notizia che da domani, 22 novembre, l’Istituto scolastico Vespucci afferente al Circolo Didattico Giovanni Pascoli, resterà chiusa. Una prima ipotesi era che la causa potesse essere una epidemia di pidocchi, poi è stato reso noto il reale motivo, molto più grave dei pidocchi. Mediante un’ordinanza, il vicesindaco Carmine D’Aponte ordina la chiusura immediata del plesso Scolastico Vespucci poiché, si legge tra le righe della stessa, “è emerso che l’edificio presenta un elevato livello di vulnerabilità sismica, e che anche in condizioni statiche molti elementi non rispondono ai requisiti di sicurezza previsti dalla NTC (Norme Tecniche per le Costruzioni), per cui la valutazione ha permesso di stabilire che per l’uso della costruzione, in condizioni statiche e sismiche, occorre procedere ad aumentare la capacità portante conseguendo un adeguamento sia statico che sismico”. Ebbene questo significa che dal 14 settembre, giorno in cui è cominciata la scuola, ad oggi, 21 novembre, bambini, insegnanti e collaboratori scolastici erano in grave pericolo? Se fosse arrivata una scossa di terremoto durante le ore di lezione, la scuola poteva facilmente cedere e seppellire centinaia di bambini? La cosa più aberrante, è che il livello di vulnerabilità sismica è stato trasmesso al comune, e quindi al Sindaco Pietro Chiacchio attualmente agli arresti domiciliari, al vicesindaco firmatario dell’ordinanza e dirigenti preposti; lo scorso Marzo, mentre la relazione tecnica dello stato dei luoghi, preliminare al progetto di adeguamento sismico del plesso scolastico, è stata trasmessa solo oggi. Otto mesi per rendersi conto che la struttura non è agibile. Una vergogna senza fine, mettere a rischio la vita di tante anime innocenti. Vi sono inoltre anche dei precedenti circa la non agibilità della struttura, poiché già sul finire degli anni ’90 fu constatato che il plesso non presentava tutte le caratteristiche previste dalle norme vigenti. Dopo 20 anni la situazione è tornata a galla, ma nel frattempo tutti hanno fatto finta di nulla fregandosene delle conseguenze che si sarebbero potute avere.
Giovanna Scarano
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