Grumo Nevano (Na) – Maggioranza spaccata già al primo consiglio comunale. Il sindaco Gaetano Di Bernardo è stato tradito da 4 suoi consiglieri , che hanno votato come presidente del consiglio Giovanni Landolfo e non il pentastellato Giuseppe Ricciardi, così come indicato da lui stesso dopo il placet della sua stessa maggioranza. Proprio questa decisione del sindaco Di Bernardo, avallata, a questo punto solo da una parte della maggioranza; ha tenuto banco nelle ultime settimane. Eppure, tutto sembrava essere concordato. Tutti i consiglieri della maggioranza, almeno fino al pre-consiglio tenutosi l’altro ieri, sembravano essere d’accordo. I fatti hanno poi dimostrato ben altro. Ieri nel corso del civico consesso il colpo di scena. Dopo ben tre votazioni, in cui Landolfo e Ricciardi hanno ricevuto ben 8 voti a favore ciascuno ed una scheda bianca, quella del consigliere pentastellato; secondo regolamento comunale a spuntarla è stato il consigliere più anziano. Landolfo viene eletto lasciando tutti i presenti senza parole, in primis lo stesso sindaco Di Bernardo. “In anni di opposizione io e l’allora consigliere Gaetano Di Bernardo abbiamo parlato di sistema – ha commentato Ricciardi – di sistema Grumo Nevano. Purtroppo stasera, anche se lo scrutinio è segreto, con il voto emerso è palese a quanti sanno leggere la politica che quel sistema non è stato sconfitto“.
Anche il consigliere di maggioranza Aldo Chiacchio ha analizzato quanto accaduto, mettendo in risalto che ci sono problemi in maggioranza che vanno risolti prima di affrontare questioni importanti, altrimenti prendendosi le proprie responsabilità verso l’elettorato grumese si è sempre in tempo a dare le dimissioni. Dura anche la replica del sindaco, il quale ha ricordato lo spirito di unione, rinnovamento e condivisione che ha caratterizzato tutta la sua campagna elettorale. “Oggi chi perde non è Gaetano Di Bernardo – ha dichiarato il primo cittadino – ma i cittadini che ci hanno votato. Andrò avanti per la mia strada. Prendo atto che stasera non c’è stata una convergenza unitaria verso una decisione che non era solo la mia, ma condivisa da tutti i consiglieri di maggioranza – aggiunge – siete venuti meno ad un patto con la città di Grumo Nevano. Una vostra decisione è stata sconfessata da voi stessi. Non c’è posto per chi fa politica per esigenze personali, in quel caso mandatemi a casa subito“. Ancora, il primo cittadino ha evidenziato la gravità di tale votazione, perché frutto di un accordo tra una parte della maggioranza e quattro consiglieri di opposizione non militanti nel M5S. Dopo la prima tumultuosa seduta dell’era di Bernardo si è già alla resa dei conti. Il primo cittadino ha annunciato che nelle prossime ore ci sarà subito una prima verifica della maggioranza perché per andare avanti c’è bisogno di unità e sincerità altrimenti è pronto a dimettersi senza se e senza ma.
Giovanna Scarano