Grumo Nevano (Na) – Una città senza più alcuna regola, dove alcuni settori sono in balia di chi si sente padrone di dire e fare ciò che vuole per la totale assenza di controllo. Il servizio di raccolta rifiuti è diventato qualcosa a dir poco scandaloso a Grumo Nevano. Il vecchio contratto con la ditta Gruppo Capasso s.r.l è ormai scaduto da tempo e si va avanti con proroghe con la stessa ditta, in attesa che la nuova gara in corso si concluda. Nel frattempo i cittadini sono costretti a soffocare in un disservizio, che va avanti ormai dal mese di Settembre 2019. La società ormai è totalmente latitante sul servizio di distribuzione dei sacchetti ed ogni giorno s’inventa una scusa e rimanda i cittadini a casa a mani vuote.
Attualmente con la scusa dell’emergenza Covid-19 la ditta Capasso ha affisso un volantino nel punto di ritiro delle buste, ovvero presso l’isola Ecologica, dove avvisa i cittadini di telefonare per richiedere un appuntamento per il ritiro. Il che andrebbe anche bene ma al numero indicato raramente rispondono e quando lo fanno fissano un appuntamento che viene puntualmente disatteso. In realtà a qualcuno è stato detto che durante l’emergenza hanno avuto problemi per reperire le buste ma che dal 4 Maggio si sarebbe risolta la situazione. Altra scusa ovviamente perché non si è risolto nulla e, il Covid19 non c’ entra nulla visto che il problema va avanti da mesi. Una presa in giro inaccettabile per la città che paga le buste a peso d’oro. Ricordiamo che nel nuovo capitolato è prevista una spesa di circa 80 mila euro all’anno per i sacchetti. Eppure la ditta Capasso viene regolarmente retribuita dal Comune per i suoi servizi. L’ultima determina la 22E con data dell’11 Maggio 2020 riporta la liquidazione di una fattura di ben 140 mila Euro. Dunque nessuna scusa per non distribuire le buste. E’ un disservizio che deve essere risolto al più presto.
Molti i tentativi, andati a vuoto, fatti per rintracciare il responsabile del servizio Arch. Pasquale Miele. Gli uffici del comune sono chiusi e non è stato possibile raggiungerlo in alcun modo via telefono. Essendo lui il responsabile del VI settore, a cui fa riferimento il servizio di raccolta differenziata; a questo punto dovrebbe farsi carico del disservizio e risolvere la questione con la ditta Capasso nel più breve tempo possibile. In attesa che la situazione si sblocchi, i cittadini , chi può; sono costretti a comprare di tasca propria i sacchetti per la differenziata ( oltre a pagarli già con la TARI). Ma chi li risarcirà per questo? E sopratutto qualcuno spieghi perché bisogna pagare i sacchetti due volte. Infine tanti sono i cittadini che non solo si lamentano della situazione anche su vari social, ma si chiedono come la ditta Capasso possa eseguire regolarmente il servizio di raccolta differenziata.
Giovanna Scarano