Napoli – Non è passato inosservato il nostro articolo sul passaporto vaccinale proposto dalla giunta regionale della Campania. I dubbi e gli interrogativi che ci siamo posti sono arrivati direttamente in consiglio regionale con una question time proposta dal consigliere del M5S Gennaro Saiello.
“Oggi in Campania siamo di fronte a un paradosso – esordisce Saiello nel comunicato stampa -. Mentre sono allo studio della Commissione europea e del Governo iniziative finalizzate alla realizzazione di un passaporto vaccinale che abbia validità su tutto il territorio nazionale ed europeo, la Regione finanzia con 3 milioni e mezzo di euro l’acquisto di oltre 3 milioni di card vaccinali. Di queste, 250mila sarebbero già distribuite. A quanto ci risulta, gli obiettivi delle card campane sono assolutamente equiparabili, dunque le prime risulterebbero essere totalmente sovrapposte alle seconde e i cittadini della Campania immunizzati si troveranno ad avere a che fare con veri e propri doppioni, con l’imbarazzo della scelta su quale card esibire. Il tutto, se così stanno le cose, con uno spreco di 3milioni e mezzo di euro, che suonano come una beffa in un momento di enorme crisi economica”. Così il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello, a margine della seduta di question time, nella quale ha chiesto alla giunta se le smart card regionali potranno essere integrate nel sistema di certificazione predisposto dal Governo nazionale e dalle Istituzioni europee, o al contrario se si configureranno come un servizio a valenza esclusivamente regionale. L’argomentazione dell’assessore Marchiello in aula – prosegue Saiello – si sintetizza in un secco “no”, senza argomentare perché le une non siano doppioni delle altre e rinviando a una spiegazione più esaustiva tra 20 giorni. Non è chiaro cosa dovrà accadere in questi giorni, se sia in atto o meno una convenzione con il Governo centrale. Seguiremo la vicenda, con l’auspicio che non siano state bruciate risorse pubbliche per un servizio che era già stato predisposto a livello nazionale ed europeo“.
L’intervento di Marchiello dunque ancora una volta non chiarisce alcun dubbio ne risponde ad alcun interrogativo. Che necessità aveva la Campania nel proporre un passaporto vaccinale doppione di quello nazionale ed europeo? Perché utilizzare una smart card tecnologicamente avanzata quando il tutto poteva essere risolto con un QR code stampato su un semplice foglio di carta? Perché non utilizzare la tessera sanitaria già in dotazione ai cittadini? Tra 20 giorni, forse, ne sapremo di più. Per ora restano solo gli oltre 3 milioni spesi.
Giovanna Scarano