Grumo Nevano (Na) – Ha gridato, ha gridato tanto Rosa Alfieri, pur di attirare l’attenzione di qualcuno affinché l’aiutasse a sottrarsi dalle grinfie del suo aguzzino. Ma non c’è stato nulla da fare. Il destino è stato crudele ed ha voluto che la sua giovanissima vita fosse spezzata in un freddo pomeriggio d’inverno nell’abitazione sottostante la sua. La giovane 24enne è stata trovata dalla mamma, priva di vita imbavagliata e seminuda nell’abitazione di un vicino di casa.
Il tutto sarebbe cominciato verso le 17 circa, quando, stando ai primi racconti; Rosa che lavora in una tabaccheria col fidanzato a pochi passi dalla sua abitazione sita in via Risorgimento, si sarebbe allontanata per tornare a casa. Una volta aperto il portone di casa, al piano terra ad aspettarla c’era il suo probabile carnefice, Elpidio D’Ambra. Il giovane 31enne, da qualche mese rientrato dalla Spagna, paese di origine della mamma, anziché tornare nella casa materna sita sempre in via Risorgimento, ha preso in affitto un appartamento al piano terra nello stesso stabile dove abitava Rosa con la sua famiglia.
La ragazza una volta aperto il portone di casa probabilmente è stata attirata da D’Ambra con una scusa. Rosa avrebbe però capito le cattive intenzione perché alcuni vicini hanno dichiarato di aver sentito delle urla. Urla che in un primo momento sono state associate allo schiamazzo dei bambini. Dopo poco, almeno secondo una prima ricostruzione dei fatti, pare che proprio la mamma di Rosa, insospettita è scesa giù ed ha trovato la figlia morta nell’abitazione del presunto assassino che nel frattempo si è dato alla fuga. I carabinieri della stazione di Grumo Nevano coordinati dal capitano della compagnia di Giugliano, Andrea Coratza, sono sulle sue tracce.
Giovanna Scarano